Ronchettino, milanesità ai bordi della megalopoli

“Si chiama “Antica” con dovizia, per una volta: la casa di evidente stampo signoril-rurale data diciassettesimo secolo, mentre il locale è gestito dalla stessa famiglia da decinaia d’anni. Quello che è nuovo è lo chef, il solido Federico Sisti prelevato dalla Romagna e catapultato nella megalopoli e spazzolare gli argenti culinari di casa – le specialità lombarde in bella fila – inserendo anche qualche variazione sul tema.
E ancora
Il menù tocca con proprietà i punti cardinali della cucina lombarda, tema il cui svolgimento è eseguito con slancio e cura: mondeghili, riso giallo, ossobuco, barbajada. Poi Sisti si concede qualche fuoricampo, sparando – benignamente – una salve di piatti generosi: la carne cruda con le acciughe, i nervetti con fagiuoli borlotti e cipolle, gelatinosi e masticabili allo stesso tempo. Belli, e pure accarezzati dal vezzo della decorazione, i ravioli di ricotta maritati al carciofo, la rutilante lasagna croccante al ragù, enorme, o l’alluvionale piatto di pollo, trattato come se fossero tanti inserti di materia prima differente.”

Scritto da: Redazione Il Cucchiaio D’Argento

Articolo estratto da: Il Cucchiaio D’Argento
Articolo Integrale